Published June 20, 2025, 9:16 a.m.
I nuovi corsi di laurea Unical: Civil engineering for infrastructural regeneration
Risposte alle domande più frequenti degli studenti

Il nuovo bando d’ammissione ai corsi di laurea magistrale dell’Unical permetterà di scegliere tra corsi consolidati, di nuova attivazione e corsi che sono stati rinnovati nel percorso e negli obiettivi formativi. Tra le novità c’è il corso in Civil engineering for infrastructural regeneration, erogato interamente in lingua inglese.
Cosa si studia?
Il percorso formativo del corso di laurea è pensato per fornire agli studenti competenze avanzate e multidisciplinari nel campo dell’ingegneria civile, con un focus particolare sulla sostenibilità, la rigenerazione infrastrutturale e la resilienza del territorio. Si affrontano tematiche come la gestione sostenibile delle risorse idriche urbane, la modellazione idrologica integrata e la dinamica dei terreni. Viene data particolare importanza all’adeguamento sismico e alla progettazione strutturale, all’uso di tecnologie intelligenti per la mobilità (ITS), così come all’analisi computazionale delle infrastrutture e alla pianificazione urbana e territoriale sostenibile. Il corso include insegnamenti su trasporti sostenibili, idraulica fluviale e riqualificazione degli alvei. Completano il piano didattico discipline come l’ingegneria geotecnica per la protezione del suolo, il monitoraggio e controllo delle strutture, la riabilitazione strutturale di edifici e ponti, la progettazione strutturale avanzata, l’analisi strutturale non lineare, la dinamica delle strutture e la teoria e analisi strutturale.
A quale tipo di studente si rivolge questo corso?
A studenti in possesso di adeguate conoscenze di base nelle aree tipiche dell’ingegneria civile. Essendo erogato interamente in lingua inglese, il corso è ideale anche per studenti provenienti dall’estero o interessati a costruire una carriera internazionale nel settore.
Cosa c’è di innovativo nel corso? Cosa lo differenzia dalla magistrale in Ingegneria civile?
Civil engineering for infrastructural regeneration si caratterizza per un’impostazione fortemente internazionale e interdisciplinare, che lo rende moderno e in linea con le sfide attuali. Uno dei principali elementi innovativi è l’erogazione interamente in lingua inglese, che favorisce l’internazionalizzazione e l’inserimento degli studenti in un contesto formativo globale. I piani di studio sono progettati con un approccio che integra diverse discipline e affrontano in modo approfondito tematiche di grande rilevanza, come la sostenibilità e la rigenerazione delle infrastrutture. Gli studenti acquisiscono competenze elevate e aggiornate nella rigenerazione delle infrastrutture e possono scegliere tra due indirizzi di specializzazione: Regenerative Infrastructures for Sustainable Environments (RISE) e Advanced Resilient Materials and Structures (ARMS). Il corso offre un ambiente dinamico e stimolante, caratterizzato da un rapporto diretto con i docenti, e prevede anche l’iscrizione a tempo parziale, premi per studenti meritevoli e ottime prospettive occupazionali.
Diversamente dalla tradizionale laurea magistrale in Ingegneria civile, Civil engineering for infrastructural regeneration non si concentra sulla progettazione di nuove opere, ma forma professionisti altamente specializzati nella gestione sostenibile del territorio e delle infrastrutture esistenti. L’obiettivo è quello di fornire risposte innovative, basate su competenze avanzate, ai problemi connessi alla manutenzione, al monitoraggio, alla riqualificazione e alla resilienza delle infrastrutture e del territorio. I laureati saranno in grado di progettare e gestire strutture sostenibili e resilienti, affrontare i rischi naturali (come inondazioni, frane e terremoti), migliorare la mobilità urbana e affrontare problemi complessi riguardanti materiali e strutture.
Come sono organizzate le lezioni?
Le attività didattiche sono erogate in presenza (in lingua inglese): lezioni frontali ed esercitazioni. Sono previste anche attività progettuali, visite tecniche ai laboratori del Dipartimento e attività seminariali.
Quali sono gli sbocchi professionali dopo la laurea?
Il laureato magistrale, in conformità con gli obiettivi della classe LM/23, potrà svolgere la propria attività nell’esercizio della libera professione, negli enti istituzionali, in quelli pubblici e privati, nel settore produttivo dell’edilizia, delle costruzioni e delle infrastrutture. Al termine degli studi, il laureato ha la possibilità di sostenere l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere e di iscriversi all’Albo nella categoria senior.
Sono previste attività di tirocinio all’estero o stage presso aziende o enti italiani?
Gli studenti possono partecipare ai programmi di mobilità all’estero e svolgono un tirocinio (9 CFU) presso studi, aziende, laboratori ecc.
Come si accede al corso?
Si partecipa ad un concorso di ammissione. I requisiti sono riportati:
- nel bando riservato a studenti residenti in UE (clicca qui);
- nei bandi riservati a studenti extra UE richiedenti visto, per maggiori informazioni consulta la sezione dedicata.
Quanti sono i posti previsti?
Sono previsti 80 posti.
A chi posso rivolgermi per avere altre indicazioni?
- Prof. Roberto Gaudio, Cubo 42B, p. 7, tel. 0984-496908, cell. 349-1957536, e-mail gaudio@unical.it
- didattica.dinci@unical.it
Ulteriori informazioni sul corso sono disponibili qui.