Il Convegno, promosso dall'Associazione Geotecnica Italiana (AGI) e intitolato "Sicurezza, manutenzione e sviluppo delle infrastrutture", ha posto l'attenzione su una tematica di grande attualità, vitale per lo sviluppo del Paese. Il Convegno ha esplorato i diversi aspetti legati alla progettazione, realizzazione e manutenzione delle infrastrutture, da quelle di trasporto e distribuzione - sia sotterranee che di superficie - a quelle idrauliche e marittime. Per ciascuna di esse, l'ingegneria geotecnica può e deve svolgere un ruolo di primo piano per garantirne la sicurezza e la funzionalità, nel rispetto dei criteri di economicità e sostenibilità. Il Convegno ha visto una grande partecipazione di accademici, esperti e professionisti del settore, rappresentando un'importante occasione di confronto e aggiornamento professionale e consolidando le interazioni tra la componente accademica e quella professionale.
Nell’ambito del Convegno, il Prof. Antonello Troncone del Dipartimento di Ingegneria Civile (DInCi) dell’UniCal, ha presentato una Relazione di Panel dal titolo "Analisi dei meccanismi di deformazione e rottura dei pendii per la sicurezza delle infrastrutture" (https://cng-venezia.it/speaker/prof-antonello-troncone/). La relazione ha suscitato grande interesse e ha riscosso un significativo apprezzamento, offrendo importanti spunti di riflessione su una tematica cruciale per la sicurezza delle opere di ingegneria civile.
]]>Cosa si studia?
Il percorso formativo del corso di laurea è pensato per fornire agli studenti competenze avanzate e multidisciplinari nel campo dell’ingegneria civile, con un focus particolare sulla sostenibilità, la rigenerazione infrastrutturale e la resilienza del territorio. Si affrontano tematiche come la gestione sostenibile delle risorse idriche urbane, la modellazione idrologica integrata e la dinamica dei terreni. Viene data particolare importanza all’adeguamento sismico e alla progettazione strutturale, all’uso di tecnologie intelligenti per la mobilità (ITS), così come all’analisi computazionale delle infrastrutture e alla pianificazione urbana e territoriale sostenibile. Il corso include insegnamenti su trasporti sostenibili, idraulica fluviale e riqualificazione degli alvei. Completano il piano didattico discipline come l’ingegneria geotecnica per la protezione del suolo, il monitoraggio e controllo delle strutture, la riabilitazione strutturale di edifici e ponti, la progettazione strutturale avanzata, l’analisi strutturale non lineare, la dinamica delle strutture e la teoria e analisi strutturale.
A quale tipo di studente si rivolge questo corso?
A studenti in possesso di adeguate conoscenze di base nelle aree tipiche dell’ingegneria civile. Essendo erogato interamente in lingua inglese, il corso è ideale anche per studenti provenienti dall’estero o interessati a costruire una carriera internazionale nel settore.
Cosa c’è di innovativo nel corso? Cosa lo differenzia dalla magistrale in Ingegneria civile?
Civil engineering for infrastructural regeneration si caratterizza per un’impostazione fortemente internazionale e interdisciplinare, che lo rende moderno e in linea con le sfide attuali. Uno dei principali elementi innovativi è l’erogazione interamente in lingua inglese, che favorisce l’internazionalizzazione e l’inserimento degli studenti in un contesto formativo globale. I piani di studio sono progettati con un approccio che integra diverse discipline e affrontano in modo approfondito tematiche di grande rilevanza, come la sostenibilità e la rigenerazione delle infrastrutture. Gli studenti acquisiscono competenze elevate e aggiornate nella rigenerazione delle infrastrutture e possono scegliere tra due indirizzi di specializzazione: Regenerative Infrastructures for Sustainable Environments (RISE) e Advanced Resilient Materials and Structures (ARMS). Il corso offre un ambiente dinamico e stimolante, caratterizzato da un rapporto diretto con i docenti, e prevede anche l’iscrizione a tempo parziale, premi per studenti meritevoli e ottime prospettive occupazionali.
Diversamente dalla tradizionale laurea magistrale in Ingegneria civile, Civil engineering for infrastructural regeneration non si concentra sulla progettazione di nuove opere, ma forma professionisti altamente specializzati nella gestione sostenibile del territorio e delle infrastrutture esistenti. L’obiettivo è quello di fornire risposte innovative, basate su competenze avanzate, ai problemi connessi alla manutenzione, al monitoraggio, alla riqualificazione e alla resilienza delle infrastrutture e del territorio. I laureati saranno in grado di progettare e gestire strutture sostenibili e resilienti, affrontare i rischi naturali (come inondazioni, frane e terremoti), migliorare la mobilità urbana e affrontare problemi complessi riguardanti materiali e strutture.
Come sono organizzate le lezioni?
Le attività didattiche sono erogate in presenza (in lingua inglese): lezioni frontali ed esercitazioni. Sono previste anche attività progettuali, visite tecniche ai laboratori del Dipartimento e attività seminariali.
Quali sono gli sbocchi professionali dopo la laurea?
Il laureato magistrale, in conformità con gli obiettivi della classe LM/23, potrà svolgere la propria attività nell’esercizio della libera professione, negli enti istituzionali, in quelli pubblici e privati, nel settore produttivo dell’edilizia, delle costruzioni e delle infrastrutture. Al termine degli studi, il laureato ha la possibilità di sostenere l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere e di iscriversi all’Albo nella categoria senior.
Sono previste attività di tirocinio all’estero o stage presso aziende o enti italiani?
Gli studenti possono partecipare ai programmi di mobilità all’estero e svolgono un tirocinio (9 CFU) presso studi, aziende, laboratori ecc.
Come si accede al corso?
Si partecipa ad un concorso di ammissione. I requisiti sono riportati:
Quanti sono i posti previsti?
Sono previsti 80 posti.
A chi posso rivolgermi per avere altre indicazioni?
Ulteriori informazioni sul corso sono disponibili qui.
]]>accedi ad Esse3, Menu -> Segreteria -> Bandi di ammissione.
Se risulti "AMMESSO" è il momento di immatricolarti: da oggi e fino alle ore 12:00 del 24 giugno 2025.
L'immatricolazione consiste nel pagamento della tassa di € 18,75 – ESCLUSIVAMENTE online – dal tuo account di Esse3: vai su Menu -> Segreteria -> Immatricolazione.
Segui la guida all'immatricolazione e se hai dubbi scrivi ad ammissione@unical.it
Se hai bisogno di supporto, rivolgiti allo sportello dedicato alle immatricolazioni presso l'Area Servizi Didattici al primo piano del Centro Residenziale (da Lunedì a Venerdì dalle 10 alle 12 e Martedì e Giovedì dalle 15 alle 17).
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N.B.: Se hai una carriera già attiva presso l'UniCal, presenta subito domanda di rinuncia agli studi
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ATTENZIONE: se non paghi la tassa di immatricolazione entro le 12:00 del 24 giugno 2025 perderai il diritto ad immatricolarti e dovrai partecipare alla fase standard
]]>L'IAHR è una delle principali associazioni mondiali nel campo dell'idraulica, con una storia quasi centenaria nel promuovere la ricerca, lo sviluppo e la pratica in tutti gli ambiti dell'ingegneria idro-ambientale. Fondata nel 1935, l'associazione gioca un ruolo cruciale nel collegare esperti, ricercatori e professionisti a livello globale, facilitando lo scambio di conoscenze e la collaborazione su sfide idriche complesse come il cambiamento climatico, la scarsità d'acqua e la protezione degli ecosistemi acquatici. L'IAHR è un punto di riferimento fondamentale per accademici, ingegneri e decisori politici, fornendo una piattaforma essenziale per affrontare le problematiche idriche globali in modo sostenibile.
L'IAHR Fellowship è un'onorificenza di altissimo livello, conferita a un gruppo estremamente selezionato di membri – non più del 3% degli associati individuali – che vantano almeno 15 anni di affiliazione e hanno apportato contributi significativi all'ingegneria e alla ricerca idro-ambientale. I Fellow sono figure professionali di spicco, attive e visibili all'interno dell'associazione, riconosciute per la loro capacità di rappresentare l'IAHR con la propria esperienza in contesti rilevanti. Devono aver contribuito in modo sostanziale allo sviluppo sostenibile e all'ottimizzazione della gestione globale delle risorse idriche, affermandosi come educatori, professionisti, ricercatori o leader tecnici.
Il Professor Gaudio, già Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile dal 2018 al 2024 e Responsabile Scientifico del Laboratorio "Grandi Modelli Idraulici", è uno scienziato particolarmente dedito all'idraulica fluviale. Le sue ricerche si concentrano sull'interazione tra acqua, sedimenti e vegetazione, affrontando tematiche cruciali come la resistenza al moto, il trasporto solido, l'erosione e le relative contromisure, oltre agli studi sulla turbolenza. Autore di oltre 200 pubblicazioni e Responsabile Scientifico di numerosi progetti di ricerca, Roberto Gaudio è anche membro dell'American Society of Civil Engineers (ASCE), dell'Associazione Idrotecnica Italiana (AII) e del Gruppo Italiano d'Idraulica (GII). È inoltre Associate Editor della rivista Acta Geophysica, membro di comitati editoriali e revisore per diverse riviste internazionali. La sua attività lo ha portato anche a essere Invited Lecturer e Visiting Professor in atenei portoghesi e indiani. È Senatore Accademico dal 2018 e componente del Comitato Tecnico-Scientifico del CAMS Unical dal 2022.
]]>Nella quarta edizione della classifica di Research.com delle migliori Università, l’Università della Calabria consegue il miglior piazzamento (sesto posto su 35 Università italiane rientrate nella classifica) nell’ambito della disciplina “Mechanical and Aerospace Engineering”, nell’ambito della quale dei 4 migliori ricercatori affiliati all’Università della Calabria 2 sono docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, il prof. Fabrizio Greco ed il prof. Paolo Lonetti.
Per approfondimenti:
Ranking delle Università in Italia per la Disciplina “Mechanical and Aerospace Engineering”: https://research.com/university-rankings/mechanical-and-aerospace-engineering/it
Ranking per disciplina dell’Università della Calabria: https://research.com/university/university-of-calabria
Il convegno punta alla lettura del patrimonio insediativo da intendere come patrimonio delle comunità, ricomprendendone i valori della storia e ribadendoli con categorie attuali in società cambiate, individuando i punti di convergenza valoriale, i valori paesaggistici, quindi la loro conoscibilità, ma anche le vulnerabilità ambientali e socio economiche dei sistemi territoriali e costruiti; il tutto per auspicabili sicurezze e accessibilità.
Saranno stimolate proposte di lettura dei valori architettonici e urbanistici storici calabresi, di certo utili alla definizione di interventi di conservazione rinnovati e programmi di rinascita, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Tra le attività di approfondimento tecnico-scientifico il seminario dal titolo “La gestione della sicurezza di infrastrutture stradali esistenti: prospettive ed esperienze a confronto”, organizzato interamente dal DINCI, referente il prof. Rosolino Vaiana, in sinergia con l’Ordine degli Ingegneri ed il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Cosenza per il rilascio di Crediti Formativi Professionali per i partecipanti iscritti ai due enti.
Tra i relatori, presenti esperti tecnici di ANAS spa e docenti dagli atenei di Trento e del Salento (Lecce).
Il seminario ha ottenuto l’alto patrocinio della SIIV | Società Italiana di Infrastrutture Viarie che dal 1990 rappresenta il mondo accademico del settore scientifico disciplinare “Strade, ferrovie e aeroporti”.
]]>i primi quattro studenti per il CdL in Ingegneria Civile, i primi quattro per il CdLM in Ingegneria Civile ed i primi sette per il CdLM in Ingegneria Edile-Architettura.
Nella cerimonia, tenutasi il 14 aprile scorso presso l’Aula Seminari “G. Giannattasio” (Cubo 45B, piano 1), il Direttore del Dipartimento, prof. Fabrizio Greco, assieme al Delegato alla Didattica, prof. Paolo Nevone Blasi, al Coordinatore del Corso di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria Civile, prof. Enrico Conte, alla Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura, prof.ssa Roberta Lucente, ha conferito il premio agli studenti che hanno conseguito i migliori risultati in termini di voto di laurea, durata degli studi ed età anagrafica nell’anno 2024, secondo il seguente elenco.
Studenti premiati CdL in Ingegneria Civile:
1° premio – Salvatore PRETE;
2° premio – Pierluigi VARANO;
3° premio – Dario GAGLIARDI;
4° premio – Salvatore DANIELI;
Studenti premiati per il CdLM in Ingegneria Civile:
1° premio – Francesco CUTULI;
2° premio – Catia ROTELLA;
3° premio – Domenico PICCIONE;
4° premio – Marco CRAPELLA;
Studenti premiati per il CdLM a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura:
1° premio – Luisanna IUELE;
2° premio – Angela Valentina CAMPOLONGO;
3° premio – Francesco CRISTIANO;
4° premio – Francesco GAROFALO;
5° premio – Beatrice DI MARE;
6° premio – Chiara GALLUZZO;
7° premio – Alessio CAPILUPI;
Il premio è consistito in una pergamena ed in uno dei seguenti premi opzionabili da parte dei vincitori:
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